Lo sport più bello del mondo.

Posted: lunedì 29 agosto 2011 | Pubblicato da ilprofe | 0 commenti

L'atletica leggera.
C'è poco da fare.
Su Rai Sport fanno le dirette dai Mondiali a Daegu.
Imperdibili.

Qui il programma giornaliero
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Sulla Crisi Economica. Detta anche "Non va affatto bene"

Posted: sabato 27 agosto 2011 | Pubblicato da ilprofe | 0 commenti
Avevo promesso che avrei studiato la crisi in un fine settimana.
In realtà c'ho messo, tra una cosa e l'altra (non mi son trincerato in casa, ecco), una decina di giorni ma almeno ora ho le idee abbastanza chiare.
Il problema è che un post sarebbe troppo lungo e ci vorrebbe una lezione in classe (sto elaborando un ppt al riguardo). Per gli studenti ancora a scuola basterà attendere qualche settimana. Per gli ex, ora universitari, le opzioni sono due.

La prima è leggersi e guardarsi i link qui sotto.
La seconda è che una sera quando volete potremmo trovarci con chi vuole per chiacchierare e tra le altre, se se n'ha voglia, parlare anche di questo.
Ad ogni modo i link e soprattutto i documentari segnalati credo vi aiutino non poco a farvi un'idea di quello che è accaduto.
Non vi nascondo che la sensazione montata in questi dieci giorni è stata di grande rabbia.

Poi ho pensato a tutti voi e ho pensato che sempre più c'è bisogno delle vostre belle teste!
Datevi da fare che c'è un gran bel lavoro!!!:)

Orbene partiamo dai documentari, ché siamo homo videns, no?
L'ottimo INSIDE JOB dell'anno scorso, documentario vincitore pure di qualche premio. Un po' alla Michael Moore, per intendersi.
Quindi TOO BIG TO FAIL che è una sorta di instant movie sulla crisi del 2008. Abbastanza inquietante.
Per una visione più generale del funzionamento malato dell'economia consiglio il datato ma sempre attuale (è del 2003) THE CORPORATION.
Per capire la crisi greca e i tentativi per salvarla ecco qui DEBTOCRACY che già v'avevo segnalato.
Infine due ragazzi italiani hanno spiegato ancora meglio il tutto con due amatorialissimi e interessantissimi video su youtube, qui e qui. Bravi e chiari, direi!

Quindi una eccellente guida per capire la crisi americana, un buon punto da cui partire.
Un libro che ho appena letto, ECONOMISTI CHE SBAGLIANO.

Circa il debito pubblico americano e il tetto che è stato superato io non saprei dire meglio di quello che è contenuto nei sempre utili approfondimenti del POST.IT.
Nella fattispecie qui e qui.

Al momento non mi vien in mente altro se non altri link magari meno istituzionali ma comunque stimolanti (cercate un blog che si chiama mentecritica e avvicinatevi ma con giudizio!). Se avete altri link segnalate che qui meglio la si capisce la cose e meno ci facciamo prendere in giro!
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Festival della filosofia 2011

Posted: venerdì 12 agosto 2011 | Pubblicato da ilprofe | 0 commenti
E' uscito il programma del Festival della Filosofia 2011.

Chi fosse interessato me lo faccia sapere che c'organizziamo!
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Pietre Miliari

Posted: giovedì 4 agosto 2011 | Pubblicato da ilprofe | 0 commenti
Venti giorni fa per Verona è passata una delle più grandi band di tutti i tempi, i Deep Purple, per un concerto per gruppo ed orchestra. Questi simpatici ultrasessantenni (il cantante ha 66 anni!) hanno tenuto un gran concerto.
Per chi se lo fosse perso, qui qualche video.

L'inizio con Highway Star:


Lazy con assolo iniziale di organo e duetto violino-chitarra elettrica:
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Auguri Mtv!

Posted: lunedì 1 agosto 2011 | Pubblicato da ilprofe | 0 commenti
Ultimamente in mezzo a programmi di livello (uno su tutti Il Testimone) passa anche sciocchezze degradanti (quello sui buzzurri americani per dire o quello sugli scherzi idioti).
Tuttavia non si capiscono gli ultimi 30 anni se non si sa cosa sia MTV.

E per celebrare queste tre decadi di musica e video, ho scelto due canzoni simbolo.
La prima è il primo video mai trasmesso dall'emittente (premio Ironia di tutti i tempi per la scelta di "Video Killed The Radio Star") e l'altro è un omaggio indiretto dai Dire Straits con Money For Nothing in cui si racconta di due magazzinieri di un ipermercato intenti ad imprecare contro quei cantanti che ballano come scimpanzè nei televisori esposti sintonizzati, per l'appunto, su MTV.

Buon compleanno!



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Voyager 1

Posted: domenica 31 luglio 2011 | Pubblicato da ilprofe | 0 commenti


Bellissimo articolo di Vittorio Zucconi sull'uscita definitiva dal sistema solare della sonda Voyager 1 lanciata nel 1977.
Oltre all'affascinante pensiero di un oggetto umano che si trova così lontano dalla terra è interessante pensare al famoso disco d'oro che porta con sè. Qualora fra qualche millennio venisse trovato da qualche civiltà lontanissima chissà che idea avrebbero di noi. Funzionasse ancora il giradischi sarebbe fantastico (anche se non è vero ci siano i Led Zeppelin ma c'è Chuck Berry che è il nonno di tutti noi!) ma già quello che hanno i miei genitori tenuto bene stenta ad andare e 33 anni nello spazio non sono indicatissimi per ciò.

Ad ogni modo bello il confronto fra il 1977 ed oggi:

Porta le prime battute dei Concerti brandeburghesi di Bach, sublime esempio di matematica dell'anima, 115 suoni della Terra, vento, mare, uccelli, balene, messaggi dei tromboni politici del momento, il segretario generale dell'Onu Waldheim e il presidente americano Jimmy Carter, dei quali a un ascoltatore del quinto o sesto millennio non potrebbe importare di meno. I saluti di terricoli in 55 lingue diverse; grafici con i parametri che rappresentano il sistema solare; simboli di molecole. Il tutto è inciso su un disco microsolco di rame placcato in oro a 16 giri, come gli album dell'epoca degli Elvis o dei Led Zeppelin, che ormai anche qui sulla Terra sarebbe quasi impossibile da ascoltare, essendo il "16 giri" estinto come i mammuth. Per questo, il "Disco d'oro" è chiuso in un cofanetto sigillato, con testina e puntina incluse, nella speranza che un E. T. un po' arretrato possieda un vecchio giradischi. O che oltre la Via Lattea esista un sito come e-bay dove acquistare apparecchi usati.

Porta quindi nello spazio intergalattico il segno di un'epoca che non esiste più e ci appare lontanissima nello spazio e nel tempo, quanto lui. È l'ambasciatore di una Terra che, atomi e molecole ed equazioni a parte, non è più quella che lui lasciò. Anche i ragazzi di oggi, figuriamoci gli "alieni", faticherebbero a riconoscerla. Uomini e donne sono approssimativamente ancora quello che erano, qualche centimetro più alti nella media, grazie alla migliore alimentazione di tanti, e destinati a vivere un poco più a lungo, ma chi dovesse intercettare il clandestino delle stelle non lo saprà mai. Le immagini frontali di un maschio e di una femmina d'uomo, che erano state incise sui dischi inseriti nelle sonde Pioneer anch'esse destinate alle stelle, furono eliminate per le proteste dei puritani, indignati al pensiero che qualche inconcepibile creatura nell'universo potesse scandalizzarsi e pensar male di noi terrestri.
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Ok Go All Is Not Lost

Posted: sabato 30 luglio 2011 | Pubblicato da ilprofe | 0 commenti


Nuovo video degli OK GO che non hanno bisogno di presentazioni.
Se cliccate sul link che il video segnala e lo aprite con Google Chrome avrete una sorpresa.

Buona visione
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Dita incrociate

Posted: | Pubblicato da ilprofe | 2 commenti
Gli Stati Uniti hanno liquidi sufficienti per i prossimi 12 giorni. Come ho letto da qualche parte la Apple ha più denaro contante degli Usa.
Il che fa una certa impressione.

Non sono un esperto in materia ma oltre ad intuire non sia una gran notizia, ho come il sempre più forte sospetto che alla base dell'economia mondiale ci sia qualcosa di estremamente malato e assurdo.

Per ora rimaniamo con le dita incrociate ché credo non saremmo al riparo da danni.
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Brunori Sas

Posted: martedì 26 luglio 2011 | Pubblicato da ilprofe | 0 commenti


Bazzico molto molto poco la musica italiana.
Quindi non ne ho una conoscenza approfondita e difficilmente qualcosa mi colpisce.
Però ho scoperto un cantautore calabrese che trovo estremamente affascinante nei testi (più unico che raro un testo intelligente che si fa ascoltare oggi giorno e che non si vascorossizzi!) e nelle melodie. E' un mio coetaneo e forse anche per quello lo sento più vicino di tanti altri.
Questione di sensibilità o non so.
Ad ogni modo scopritelo youtubizzando, merita!
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Debito detestabile

Posted: domenica 24 luglio 2011 | Pubblicato da ilprofe | 0 commenti
Mi lascia sempre più attonito la crisi greca.
Nel senso che quello che c'è in gioco è 1.la sovranità greca sul suo territorio (e sui beni, non ultima la richiesta della Finlandia d'avere il Partenone come garanzia per il prestito che mi lascia allibito) 2.la sopravvivenza stessa dell'Unione Europea la quale fin che non si dota di un serio sistema politico (esiste il territorio, la moneta ma non la politica) rischia grosso. E noi rischiamo con essa.

Ad ogni modo vi consiglio un ottimo documentario che spiega bene l'origine della crisi greca e (l'incredibile) via proposta (ma solo qui nel documentario) per uscirne.
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Sud Sudan

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So che in molti odiate la geografia (e non ne capisco il motivo, essendo divertentissimo sfogliare gli atlanti, le mappe, le bandiere etc...ma vabbè).

Quindi sono lieto di annunciarvi la nascita di un nuovo stato, il Sud Sudan.
Nato il 9 luglio del 2011.
Nemmeno venti giorni orsono.
Fa un po' effetto, no?
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Persone di cui avevamo bisogno

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E invece qualcosa aggiungo.

La cosa che più mi fa male nella triste vicenda norvegese è l'idea che qualcuno abbia potuto far del male a dei giovani che s'eran trovati in un luogo bellissimo per parlare di politica, per costruire qualcosa di nuovo.
No no e no.
Erano il futuro.
Avevamo bisogno di quei ragazzi.

E il nome di Utoya, ma credo sia solo un caso, in italiano suona inquietantemente simile a Utopia.
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Invasato che non ha studiato abbastanza

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Credo non ci sia nulla da aggiungere.
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Buttarsi via

Posted: | Pubblicato da ilprofe | 0 commenti


Perchè buttar via la vita e tutti i talenti in modo così stupido?
Non son mai stato un suo grande fan ma indubbiamente c'era del gran talento. Voce come poche se ne son sentite negli ultimi ventanni.
Un'altra che va a far parte del triste club dei 27.
Tristezza.
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Probabilmente l'unica testimonianza del nostro tempo

Posted: giovedì 14 luglio 2011 | Pubblicato da ilprofe | 2 commenti
Un documentario che lascia senza parole.
In Finlandia stiamo costruendo il manufatto umano che forse, unico, rimarrà a testimoniare la nostra esistenza su questa terra.
Dovrà durare almeno 100.000 anni.
E dovrà convincer gli abitanti futuri a non aprirlo.
Cosa contiene?
Scorie radioattive.

Da guardare e farsi venire le vertigini.
Tanto piccoli e limitati siamo quando ci mettiamo a giocare con cose più grandi di noi.
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Panta rei

Posted: mercoledì 13 luglio 2011 | Pubblicato da ilprofe | 0 commenti
Ieri sera finalmente son riuscito a vedere Habemus Papam che m'è piaciuto. L'ho trovato delicato e questo è un aggettivo che ultimamente non s'adatta a molte cose. Ad ogni modo questo film è una di quelle cose.
A metà della pellicola c'è una scena che fa sorridere di quei sorrisi che fan compagnia alla serenità. La musica è questa, si chiama Todo Cambia di Mercedes Sosa, una cantante argentina morta solo due anni fa.



Qui una buona traduzione.
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Maturità

Posted: sabato 9 luglio 2011 | Pubblicato da ilprofe | 0 commenti

E così son finiti gli esami.
Son state giornate lunghe e intense ma ne è valsa la pena.

E' valsa la pena esser lì coi "miei" quintibbì e quinticcì, a trepidar con voi, a cercar di sostenervi con lo sguardo, ad esser felici per i vostri risultati e a palpitare ad ogni secondo per le difficoltà.
E' stato come rifare 44 maturità una dietro all'altra, credetemi. Ho avuto il batticuore per ogni risposta e per ogni domanda. Comprese le mie!:)

E' stato un privilegio vedervi all'opera nella vostra prima grande prova ufficiale e, al di là dei risultati, saranno momenti che porterete sempre con voi. Nel bene e nel male.
Come v'ho sempre detto è un rito di passaggio, come in tutte le epoche e in tutte le latitudini accade. Un tempo si doveva passare una notte nella savana, a voi è capitato di fare la maturità.
Son certo che qualcuno fra voi avrà avuto modo di conoscersi meglio, qualcuno avrà capito meglio alcune istruzioni del proprio libretto d'uso e qualcun altro avrà avuto eccellenti conferme.
E questo, credetemi, è ciò che conta.

Fra non molto vedrete i risultati o forse li avrete già visti.
Come è ovvio, qualcuno avrà più di quel che s'aspettava ed esulterà, altri avranno ottenuto meno e saranno dispiaciuti, altri ancora saranno confermati. E' sempre accaduto e sempre accadrà, è uno strano gioco la maturità.

Il mio consiglio, che vi do ormai da adulto ad adulto, è quello di tener presente che il vostro VALORE lo conoscete solo voi e sta a voi scoprirlo col tempo.
Emergerà nell'impegno che avrete nel migliorare il mondo, nel sostegno che saprete dare a chi ne avrà bisogno, dai sorrisi che saprete seminare, dalla responsabilità che avrete nei confronti di chi dipenderà da voi, dall'onestà che avrete nel lavoro, in altre parole dalla Cura che avrete per voi e per il mondo.

Avete affrontato una grande prova e già questo denota grande, grandissimo carattere.

Questo è ciò che dovete tenere a mente e non scordare mai, quando altre "maturità" si affacceranno nella vostra vita.
Grazie a tutti voi e Buona Vita, Giovani!

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Kate Bush

Posted: mercoledì 29 giugno 2011 | Pubblicato da ilprofe | 5 commenti
Ultimamente, tra un esame e l'altro, durante un tragitto e un altro, ho riscoperto con piacere Kate Bush. Estremamente delicata e geniale. Voglio dire, Lady Gaga non vale un laccio delle scarpe di Kate Bush.
Qui un paio di canzone che andrebbero messe in ogni playlist che si rispetti.





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Inni #1

Posted: lunedì 20 giugno 2011 | Pubblicato da ilprofe | 0 commenti
Son sempre stato affascinato dagli inni nazionali. C'è qualcosa di magico nell'ascoltarli anche se non tutti son particolarmente belli.
Fra tutti i miei preferiti sono tre.

Il primo è il nostro. Che a mio parere è perfetto per il nostro paese. L'idea della marcetta è geniale e l'introduzione è da pelle d'oca. Poi quando attacca con quei piatti che hanno degli accenti inattesi ti mette in marcia. C'è vivacità, c'è tragedia, c'è serietà ma fino al punto giusto, c'è leggerezza, io ci sento pure gli spruzzi del mare, c'è la caducità e c'è pure lo spirito nazionale che emerge all'occorrenza, quando meno te l'aspetti, c'è la genialità di tutti gli artisti e letterati italiani...
Qui in tre versioni:

1. Questa versione è fra le migliori che ho trovato in rete. Di due anni fa, a Napoli.



2. Questa è una versione di Morricone che ha reso l'inno un po' più solenne. Perde lo spirito leggero ma riceve una coloritura diversa con quegli accordi che portano di qua e di là la linea melodica. Peccato qui ci sia solo una parte.



3. Infine non poteva mancare, come per ogni buon inno che si rispetti, la versione rock. L'ha fatta Eugenio Finardi all'ultimo concerto del primo maggio. Grande lavoro.



Rivalutiamolo un po' il nostro bell'inno, va'!
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Bacio in mezzo alla sommossa

Posted: sabato 18 giugno 2011 | Pubblicato da ilprofe | 0 commenti

In rete si fa un gran parlare di questa foto scattata durante gli scontri in Canada della settimana scorsa. C'è chi sostiene sia un falso, chi sostiene sia frutto di un fotomontaggio o di una messinscena. Con tutta probabilità si tratta di una immagine reale che però si riferisce ad altro. Probabilmente la ragazza è svenuta e il ragazzo la sta facendo riprendere e la cosa muore lì.

Tuttavia personalmente ritengo che la cosa sia irrilevante. Quello che conta è il valore e il significato dell'immagine. Poco conta che l'uccisione del miliziano durante la guerra civile spagnola di Capa sia probabilmente artefatto. Conta la forza dell'immagine e quello che essa ci suggerisce.

Ecco perchè questa bellissima fotografia è un bel simbolo. Come dire, ripartiamo da qui, lo scontro non è la strada giusta. Chissà se diventerà mai un'icona. Io tutto sommato lo spero e, con il pubblicarla, partecipo al farla diventare tale.
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Dialogo

Posted: lunedì 13 giugno 2011 | Pubblicato da ilprofe | 0 commenti
Non so...
Prima sentivo in diretta la conferenza di Netanyahu qui in Italia per il vertice con il nostro governo. Lo sentivo spiegare le ragioni di Israele. Chiare, semplici.
Credo che se sentissimo Abu Mazen parlare avremmo la medesima impressione. Anche lui avrebbe indubbiamente le sue ragioni.
E allora?

Allora m'è venuto in mente che sarebbe bello metterli a discutere assieme a dei bambini o, meglio, dei ragazzi. Dovrebbero spiegar loro le ragioni, ovviamente semplificando per far loro comprendere, e sentire le loro proposte.

Sarò utopista ma secondo me ce la farebbero a trovare un accordo.

PS: la mia proposta? Convivenza. Israeliani e palestinesi che si conoscano. Sì, forse son utopista.
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Lo sciopero dei filosofi

Posted: mercoledì 8 giugno 2011 | Pubblicato da ilprofe | 5 commenti

LO SCIOPERO DEI FILOSOFI


Il giorno in cui i filosofi cominciarono il loro sciopero ad oltranza nessuno se ne accorse. Sì, giusto qualche studente che si rallegrò per l'ora buca di filosofia che venne tuttavia immediatamente sostituita da una lezione di geometria solida. Passò del tempo prima che qualcuno cominciasse a sentirne la mancanza. Dopo tutto i cantieri continuarono i loro lavori, gli avvocati proseguivano nelle loro cause, i supermercati continuavano ad esser ben forniti, le macchine continuavano a circolare, la tv continuava a funzionare e perfino la scuola sembrava andar avanti come se nulla fosse.

I giorni si fecero mesi e i mesi anni.

Ormai eran trascorsi decenni da quel giorno e la nuova generazione di adulti fu la prima che crebbe senza che nessuno avesse avuto l'adolescenza rovinata dai filosofi dell'antichità, del medioevo e della modernità e le cose non parevano andar male. Dopo tutto i cantieri continuarono i loro lavori, gli avvocati proseguivano nelle loro cause...


In realtà ad un occhio ben attento, quella società “funzionava” nel senso che sopravviveva come un meccanismo ben oliato e tuttavia presentava dei problemi del tutto nuovi.

In coda negli uffici postali, in attesa alla fermata del bus si sentivano sempre più persone che parlavano senza ascoltare. Ognuno riferiva all'altro il suo pensiero senza preoccuparsi di interagire con l'interlocutore, ogni discorso verteva su fatti concreti, materiali, soggettivi, particolari e a nessuno passava per la mente che alla base di quei discorsi ci potessero essere strutture comuni che permettessero di fare un discorso generale. A nessuno realmente importava di ascoltare gli altri perché ad ognuno bastava sé stesso e del resto del mondo ci si curava solo quando serviva. Pure gli amanti finivano con il semplice sopportarsi fino a che la prima scintilla dell'innamoramento non fosse conclusa per poi lasciarsi. I genitori allevavano i figli senza alcun progetto, senza alcuna attenzione per l'unicità dei bimbi, senza fornir loro alcun insegnamento etico universale ma solo pochi consigli pratici su come sopravvivere facendosi gli affari propri. Bene e male erano solo concetti legati al benessere o al malessere fisico e giusto e sbagliato erano utilizzati solo in riferimento ad operazioni matematiche.

In quella società ognuno viveva all'interno di un orizzonte delimitato dai confini del proprio paese e quelli che avevano comunque la possibilità di viaggiare rimanevano dell'idea che il mondo fosse una somma di luoghi messi uno accanto all'altro senza alcun legame reciproco. Nulla accomunava gli uni agli altri e tra uno stato e l'altro si sentivano del tutto estranei quando non direttamente nemici. Si era smesso già da tempo di chiedersi quale fosse il posto dell'uomo nell'universo perché ciò che contava era solo il posto del singolo uomo in quel momento e la risposta era sempre qui, sulla terra o, meglio, su questa terra che i suoi piedi calpestavano. Quindi l'universo era considerato solo lo sfondo del cielo e tanto bastava.

La scienza, certo, funzionava e in continuazione produceva oggetti che rendevano la vita sempre più facile, piacevole e confortevole e tuttavia anche in questo caso qualcosa non quadrava. Si costruiva, si inventava ma non ci si interrogava sulle conseguenze, sull'importanza, sulla convenienza o meno delle scoperte e nessuno più aveva una visione lungimirante delle cose. Ragion per cui le catastrofi dovute all'azione dell'uomo sulla natura erano una consuetudine e gli Stati erano sempre più deboli economicamente.

Questi Stati erano governati sempre più da dittatori (nessuno più conosceva il vero significato del termine democrazia e quindi s’era smesso di difenderla) che imbottivano le menti dei sudditi con facili discorsi banali che potevano far credere loro tutto e il contrario di tutto. Tutti i ragionamenti, in realtà semplici proposizioni raffazzonate in qualche modo, parevano convincenti e nessuno si prendeva la briga di confrontarli, di soppesarli, di confutarli e di criticarli. Nessuno s'interrogava più sulle possibili forme di governo e s'accettavano supinamente le cose così come stavano. La stessa parola “libertà” voleva solo significare libertà di muoversi senza ostacoli mentre aveva perso qualunque riferimento al concetto astratto.

Col tempo scomparve anche l'interesse per tutto ciò che non fosse materiale, concreto, utile. E così si smise di scrivere poesie, si smise di leggere romanzi, si smise di immaginare storie alternative, non si fecero più film profondi e non si scrissero più belle canzoni.

L'unico motivo alla base dell'agire delle persone era diventato l'accumulo di denaro ma nessuno avrebbe realmente saputo dire quale ne fosse la funzione più profonda se non che era “qualcosa” che serviva per “comprare” cose nuove. Tutti erano ormai persuasi che le cose, i vestiti, le macchine, i telefoni, i computer valessero solo per quello che costavano e l'unica aspirazione di ognuno era quella di accumulare. Per farlo lavoravano dalla mattina alla sera e non avevano tempo per altro, ché la vita era lavorare e accumulare denaro.

Questo era quello che contava nella vita delle persone. L'essere, quel verbo tanto studiato e odiato nei tempi in cui la filosofia viveva nelle teste degli studenti, era stato definitivamente soppiantato dal verbo avere e ciò cui ognuno aspirava era apparire migliore di quel che veramente si era. Anzi, si aveva.

Essendo scomparso lo spirito critico, anche le grandi religioni monoteiste ne risentirono perché la gente cominciò a credere alle cose più disparate, ai santoni che sempre più occupavano le strade, alle “settimanali fini del mondo” che puntualmente non si verificavano ma che nondimeno portavano la gente a riprestarvi fede già dal giorno successivo e i grandi messaggi religiosi scomparvero nel marasma dei proclami pseudo religiosi di cui traboccavano le tv.


Poi un giorno accadde che un bambino che, per motivi oscuri, era cresciuto avendo a disposizione una libreria, se ne uscì con una domanda che da molto tempo nessuno faceva: “Perché?” Grande fu lo stupore nel rendersi conto che nessuno conoscesse la risposta. Come un virus che si diffonde facilmente, la domanda contagiò sempre più persone che piano piano cominciarono ad aprire gli occhi, si meravigliarono e pretesero di sapere il “perché” delle cose. Ci fu chi si chiese cosa fosse quella realtà che li circondava, che senso avesse il nascere e il morire, chi fossero loro, cosa tenesse assieme il mondo e quale fosse il principio alla base del tutto, alla base della realtà.


Fu allora che uno, che aveva deciso di cercare, propose la sua idea: “Principio di tutte le cose è l'Acqua”...


Ilprofe

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Due segnalazioni

Posted: lunedì 6 giugno 2011 | Pubblicato da ilprofe | 0 commenti
Il primo link vi riguarda da vicino perché un vostro collega di quintabbì, in un mondo di fessbuc, ha aperto un blog che si preannuncia alquanto interessante e pieno di spunti di riflessione. Certo, maturità-deve-essere-il-vostro-solo-pensiero ma intanto qualche momento di relax culturale ci sta.
Il link lo trovate qui a destra e anche qui.
Qualora altri aprano blog e affini mi facciano sapere!

L'altro link riguarda il prossimo referendum.
Qui ho trovato un'ottima guida che soddisferà qualunque vostro quesito sui quesiti.
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Nuntereggaepiù 2011

Posted: sabato 4 giugno 2011 | Pubblicato da ilprofe | 2 commenti
A proposito di Rino Gaetano, quel grande musicista di Roy Paci ha aggiornato la canzone "Nuntereggaeppiù"

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Il cielo blu

Posted: giovedì 2 giugno 2011 | Pubblicato da ilprofe | 0 commenti
E' curioso che il giorno della festa della Repubblica, di tutti noi, di questa nostra bella-Italia-nonostante-tutto, sia anche il giorno che ricorda la morte di uno dei nostri più grandi cantautori, di uno che forse ha cantato meglio di tutti proprio questo nostro-bel-paese-nonostante-tutto.
Mi riferisco a Rino Gaetano che proprio 30 anni fa moriva all'età di 31 anni e lasciava in eredità un patrimonio di meravigliose canzone.
Strano come le coincidenze abbiano legato la Repubblica Italiana al suo più grande cantore.

Quindi per celebrare questo doppio anniversario due canzoni poco conosciute del grande Rino. La prima amara come poche e di grande profondità (c'è ancora qualche "Mario" in giro?), la seconda incredibilmente attuale (e invece scritta nel 1978!...qui nella versione censurata)



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