Cadere con stile

Posted: domenica 14 ottobre 2012 | Pubblicato da ilprofe | 0 commenti


Qualcosa di storico!!
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Cinquant'anni fa, come oggi

Posted: giovedì 11 ottobre 2012 | Pubblicato da ilprofe | 0 commenti
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Una lunga vita nel secolo breve

Posted: lunedì 1 ottobre 2012 | Pubblicato da ilprofe | 0 commenti
Oggi è morto uno dei maggiori storici del XX secolo, Eric Hobsbawn che molti di voi conoscono per essere l'autore del Secolo Breve, libro fra i più venduti in ambito storico. Personalmente lo lessi all'università e mi appassionò a tal punto che non mancò negli anni successivi (e ancora oggi) fra i regali natalizi per i miei amici. Un libro facile da leggere e interessante.
Non so se sia corretto parlare di secolo breve in riferimento al Novecento. Forse sarebbe più corretto partire, come facciamo del resto in classe, dal concetto di secolo lungo dal momento che l'embrione di ciò che si formerà all'inizio del XX secolo è già presente sul finire del XIX e quindi intorno al 1870. Tuttavia è un libro che va letto e, sebbene il nostro Eric non sia morto prematuramente (95 anni è un buon traguardo, dai), quando se ne va una bella mente è sempre un dispiacere.
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L'essenza della musica classica

Posted: sabato 8 settembre 2012 | Pubblicato da ilprofe | 0 commenti
Questo ragazzo ha capito la musica classica. E' così che va vissuta. Grande!



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Bobby McFerrin e l'Ave Maria

Posted: | Pubblicato da ilprofe | 0 commenti
Chi di voi conosce Bobby McFerrin? Molti di voi lo ricordano come quello di "Don't worry be happy", vero e proprio inno alla serenità. Ebbene, è una persona splendida. Ché solo una persona solare può scrivere un pezzo del genere. Oltre a ciò, tuttavia, è anche un grande cantante e utilizza una tecnica particolare nel canto. E' pure un grande divulgatore. Qui dimostra come la scala pentatonica a noi suoni potentemente naturale



Dodici anni fa, ad un festival dedicato a Bach, fece questa cosa col pubblico. E' una di quelle cose che fanno star bene anche solo a vederle.

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Riconoscere la Storia

Posted: mercoledì 5 settembre 2012 | Pubblicato da ilprofe | 0 commenti
Il 5 settembre è una data in cui son nate grandi persone. Una di queste è Freddie Mercury, che oggi avrebbe compiuto 66 anni. L'altra è John Cage, uno dei più grandi compositori del '900, che oggi avrebbe compiuto un secolo di vita. Di quest'ultimo ho parlato in qualche classe l'anno scorso facendo sentire 4'33.





Ebbene ho appena letto una cosa che non sapevo. Negli anni '50 partecipò a Lascia O Raddoppia con Mike Bongiorno come esperto di funghi. La storia è gustosissima e va letta tutta.
Ciò che m'ha colpito è quello che ha scritto un utente nei commenti: in riferimento al presentatore scomparso, sostiene che fosse "uno incapace di accorgersi della Storia anche quando stava lì a due metri".

Ora non mi interessa tanto Bongiorno, quanto il concetto. Sapremmo noi accorgercene? Hegel quando vide Napoleone disse "Ho visto lo Spirito del Mondo passare su un cavallo bianco". Segno che lui sapeva vedere.

Noi ne saremmo capaci?

Ho come l'impressione che la Storia passata serva anche a leggere la Storia che stiamo facendo.
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Da Freddy Nietzsche a Freddie Mercury passando per Deep Purple e Lord Byron. Consigli di Viaggio.

Posted: domenica 12 agosto 2012 | Pubblicato da ilprofe | 0 commenti
Dopo molto tempo dall'ultimo post, approfitto di questo spazio web per condividere in rete i dati e i consigli del mio viaggio estivo, sperando possa essere d'aiuto a chi cercasse notizie precise che altrimenti si faticano a trovare. Lo dico perché io stesso, nella preparazione del viaggio, ho faticato non poco a reperire dati e localizzazioni. Una volta sul luogo quindi ho avuto modo di raccoglierne e, qualora vogliate intraprendere un viaggio simile, o se qualcuno navigando in rete giungesse fin qui, beh ecco qui per voi!

Orbene il viaggio aveva come filo conduttore tre fra le mie più grandi passioni: storia, filosofia e musica.
Più in particolare la curiosità è nata dall'aver letto delle vacanze estive che era solito fare Nietzsche in Engadina. Come ben sapete il filosofo tedesco era cagionevole di salute (tanto che fu una sorta di baby pensionato, ritirandosi dall'insegnamento a 34 anni..) ma lui stesso racconta che nelle estati passate in Svizzera visse alcuni fra i suoi momenti più sereni, ispirato dal clima e dal paesaggio. Da qui la mia curiosità di vedere con i miei occhi questi posti.


GIORNO 1

Nello specifico i luoghi di Nietzsche in Engadina si circoscrivono a Sils-Maria e Silvaplana, due incantevoli paesini affacciati su due laghi alpini. E proprio a Silvaplana ho trovato alloggio, scelta dettata solo ed esclusivamente da fattori economici. In Svizzera, infatti, tutto costa decisamente più di qui e, almeno da queste parti, non ho trovato B&B o Ostelli ma solo un alberghetto "un po' meno caro" di altri. Considerando che il mezzo prescelto è stato il treno, soprattutto per la possibilità che da di leggere durante il viaggio, a Silvaplana ci si può arrivare per due strade

  • Attraverso la linea che da Milano, passando per Sondrio, porta a Tirano e di lì prendendo il panoramico trenino del Bernina. Se avete fatto un Interrail, per prendere il treno del Bernina credo dobbiate pagare solo la prenotazione. Una volta fermati a Saint-Moritz prendete la corriera 4 o 5 in direzione Silvaplana o Maloja. Costa circa 5 franchi e il biglietto si può fare sul bus, pagando una sovratassa. 
  • Attraverso la linea che da Milano, passando per Lecco, porta a Chiavenna e di lì prendendo il bus numero 5 che porta fino a Silvaplana o dove abbiate deciso di soggiornare. Il biglietto, acquistabile in stazione a Chiavenna, costa circa 23 franchi. Il viaggio in corriera dura circa un'ora e mezza e l'ultimo tratto è tempestato di tornanti. Per fortuna gli autisti son in gamba!

Giunto a Silvaplana nel primo pomeriggio, ho deciso di partir subito alla ricerca della pietra presso la  quale Nietzsche racconta che si fermò a riposare e concepì una delle sue più alte ed oscure teorie filosofiche, la dottrina dell'eterno ritorno dell'uguale 
(parla di esperienza "mistica" all'inizio dell'Agosto 1881 a Sils-Maria, 6000 piedi sopra il mare e molto più un alto di tutte le faccende umane"- "Camminavo in quel giorno lungo il lago di Silvaplana (nella Svizzera dell'Engadina) attraverso i boschi; presso una possente roccia che si levava in figura di piramide, vicino a Surlej, mi arrestai. Ed ecco giunse a me quel pensiero"). 

Ora 6000 piedi fa molta impressione ma se lo traduciamo in metri è molto più umano e cioè son 1800 metri. Tale è l'altezza di Silvaplana. Ora dobbiamo considerare che Nietzsche partiva da Sils-Maria e che per arrivare lì prendeva un sentiero che costeggia il lago e che in un'ora, andando lentopede, porta a Silvaplana. Tuttavia partendo da quest'ultimo paesino, la pietra si palesa subito dopo venti minuti di passeggiata e la si vede bene. Non c'è scritto, ahimé, nulla. Quindi se la cercate la trovate qui sotto la lettera A.


Oppure se andate a vista eccola qui, prima da sola e poi col vostro profe innanzi! 

 
La pietra nella sua imperiosità       
                                                                                                   

                                      
Il vostro profe davanti alla pietra

GIORNO 2

Dopo aver fatto un po' d'allenamento e dopo aver dormito per riprendersi dal viaggio, siete pronti per affrontare un bellissimo sentiero che Nietzsche amava percorrere alla ricerca di paesaggi panoramici. Si tratta del percorso che, in Val di Fex, da Sils-Maria conduce a Marmoré e poi a lago Sgrischus a 2618 metri. Il sentiero lo potete prendere dal parcheggio della funivia oppure, sebbene sia più ripido, esattamente dal retro della casa nella quale abitava Nietzsche. Dal momento che siamo lì per quello partiamo da lì. 

"Lungo è il cammino ma grande è la meta"

Come si evince dalla foto la prima parte del sentiero è particolarmente inclinata e si sale con calma giungendo, dopo un'ora e mezza di cammino in mezzo al bosco a Marmoré a 2199 metri (son precisi, gli svizzeri!). Capite d'esser arrivati per la vista che si gode da lì. 


Marmoré 2199 metri

Ma se Nietzsche, con tutta probabilità, si fermava qui ad ammirare il paesaggio, noi andiamo oltre e proseguiamo con meta il Lago Sgrischus. L'aria è quella che c'è a 2200 e se non siete dei Messner abituati ad alte vette, a quest'altezza meglio andar con calma. Da qui in poi solo muschi e licheni e niente più alberi. Il sentiero lascia solo una tregua all'Alp de Munt, una piccola casetta a 2400 metri in un piccolo altipiano, e poi riprende inesorabilmente a salire, tutta esposta (quindi se c'è il sole copritevi, se c'è brutto tempo evitate). Non cercate di trovar con lo sguardo la meta. Seguite attentamente le indicazioni che incontrate sul percorso e calcolate semplicemente un'altra ore e mezza da Marmoré. Il lago si palesa solo cinque minuti prima d'esser arrivati. Ma la vista merita. 2618 metri e il ghiacciaio a un tiro di schioppo! 

Il Lago Sgrischus ai piedi del ghiacciaio

Da qui, dopo essersi rifocillati adeguatamente, asciugati dal sudore e riposati per le tre ore di cammino sempre in salita ce ne ritorniamo sui nostri passi. Considerando la discesa per certi versi sia faticosa quanto la salita (per frenare, per fare attenzione a dove si mettono i piedi) considerate circa 1 ore e 3/4 di cammino veloce o due ore scendendo con calma per ritornare alla casetta di Nietzsche. Ricomponiamoci dalla fatica, assumiamo un po' di liquidi (mica si può andare a casa di Nietzsche sudati, maleodoranti e malvestiti!!) e siamo pronti a fare un salto nel tempo!

La casa di Nietzsche si trova in via da Marias 67, vicinissima alla Posta davanti alla quale si ferma il Bus. L'orario d'apertura è 15-18 e l'entrata costa 8 franchi. Se siete studenti invece son 4 (è un privilegio esserlo, no?). 
Una foto ricordo è d'uopo e poi dentro!

Foto ricordo davanti alla Casa di Nietzsche


Non posto le foto per non togliervi il gusto di scoprire da soli le memorabilia lì contenute. Di particolare interesse sono le prime edizioni originali delle sue opere, le lettere che mandava da Sils-Maria, i biglietti della follia originali, le fotografie del tempo e pure lo spartito di un brano intitolato HYMN TO LIFE scritto a quattro mani dal nostro Friederich (la musica) e da Lou-Salomé (il testo). Qui sotto una esecuzione del marzo 2012 da parte del Coro e Orchestra del Conservatorio di Como


Per certi versi commoventi e incredibili sono pure le lettere originali che si scambiavano Giorgio Colli e Mazzino Montinari i due filosofi italiani del XX secolo che hanno lavorato a fondo sul pensiero di Nietzsche e che hanno contribuito enormemente a riportarlo in luce. Particolarmente trash è, invece, una barretta energetica venduta anni orsono (ora fortunatamente non più in commercio) che, con la foto del nostro filosofo si chiamava WILL TO POWER (!?!?!). C'è anche questo. 

Fortuna che poi c'è pure la stanza nella quale soggiornava il filosofo di Rocken e dentro la quale scrisse, per dire, alcune parti di Così Parlo Zarathustra. Insomma una visita val la pena! Certo, se sapete il tedesco è meglio. Altrimenti l'inglese aiuta.

GIORNO 3

Per riprendersi dalla camminata del giorno prima o ne affrontate altre (e qui trovate buoni consigli) può esser d'aiuto una passeggiata leggera per andare alla ricerca della pietra sulla quale sono stati incisi i versi de "Il canto del nottambulo", presenti alla fine di Così Parlò Zarathustra.

La pietra sulla quale è inciso un verso di Nietzsche

Se cliccate qui potrete ascoltarne la trasposizione musicale che ne fece Mahler nel 1896 nella sua Sinfonia n.3 in re minore. Nel link trovate pure la trascrizione in tedesco e in italiano. Per trovare il pietrone (ho chiesto e girato parecchio per trovarlo!) dovete uscire dall'abitato di Sils-Maria e dirigervi sulla penisola che entra nel lago di Segl. E' un sentiero facile facile (adatto a famiglie e anziani) ma estremamente incantevole con scorci strepitosi a strapiombo sul lago. Consigliatissimo anche come luogo per pic-nic. 
Scorcio della penisola sul Lago Seigl





GIORNO 4

Ultimata la pratica Nietzsche e visitato il visitabile si apre la seconda parte del viaggio. Come sapete il vostro profe oltre alla filosofia ha altre passioni. Una delle quali è la musica. E la Svizzera possiede una città che più di tutte "sa di musica". Quella città è Montreux. Per svariati motivi, che andremo a vedere.
Prima di tutto come arrivarci? Sempre due possibilità.
  • Da Silvaplana si prosegue in autobus per Samedan (sempre linea 5) e da lì si prende il trenino panoramico che in 7 ore vi porta a Brig. Anche in questo caso con il biglietto Interrail è necessario pagare la prenotazione. Da Brig poi si prende il treno diretto per Montreux (circa un'ora e mezza).
  • Da Silvaplana proseguite sempre per Samedan (sempre linea 5 e circa mezzora di viaggio) e da lì prendete prendete il treno per Chur (2 ore), da Chur a Zurigo (1h e 30), da Zurigo a Losanna (1 h e 1/4) e da Losanna a Montreux (mezzora). Tutti tratti di ferrovia compresi nell'Interrail gratuitamente. Se avete uno smartphone c'è una comodissima applicazione delle ferrovie svizzere che vi da tutti gli orari.
In entrambi i casi si tratta di viaggi in mezzo a panorami mozzafiato.

Trenino rosso e tanto verde: la Svizzera!


Una volta giunti a Montreux cosa c'è da vedere?
Beh in teoria molto. Tutto dipende poi dai vostri interessi e gusti particolari. Questo sito, ad esempio, è un buon punto di partenza per scoprire quante personalità musicali siano legato a questo posto, da Stravinsky a Tchaikowsky, passando per Queen, Deep Purple, David Bowie...
Senza contare che ogni anno lì si tiene uno dei più famosi festival musicali al mondo, il Montreux Jazz Festival al quale partecipano fior fior di musicisti da tutto il mondo.
A me in particolare interessava il legame di Montreux con i Queen e con i Deep Purple.

Partiamo da questi ultimi.
Come molti di voi sapranno, nel 1971 i Deep Purple avrebbero dovuto registrare il loro nuovo album all'interno della sala da concerti del Casinò di Montreux. Ebbene poco prima dell'inizio delle registrazioni, durante un concerto di Frank Zappa and The Mothers, il teatro prese fuoco per colpa di un idiota che sparò un razzo di segnalazione all'interno. Il teatro e tutto il casinò furono rasi al suolo. I Deep Purple erano in albergo e assistettero alla scena.
We all came out to Montereax, 
On the Lake Geneva shoreline. 
To make records with a mobile, 
We didn't have much time. 
But Frank Zappa and the Mothers, 
Were at the best place around, 
But some stupid with a flare gun, 
Burned the place to the ground. 
Smoke on the water and fire in the sky. 
Smoke on the water... 
They burned down the gambling house, 
It died with an awful sound.

A quel punto i Deep Purple, con lo studio mobile prestato loro dai Rolling Stones, cercarono un altro luogo in cui registrare. Essendo inverno pieno c'era un albergo chiuso per la stagione invernale, il Grand Hotel. Lasciarono lo studio mobile parcheggiato nel retro dell'albergo ed allestirono con i materassi delle camere, un'improvvisato studio nei corridoi. Senza riscaldamento, senza comfort, con poca luce!

When it all was over, We had to find another place. But Swiss time was running out, It seemed that we would lose the race. Smoke on the water and fire in the sky. Smoke on the water... 
We ended up at the Grand Hotel. It was empty cold and bare. But with the Rolling truck Stones thing just outside, Making our music there. With a few red lights, a few old beds, We made a place to sweat. 
Cosa uscì da questo lavoro? Ebbene ne uscì forse l'album più importante e bello della storia dell'hard rock, MACHINE HEAD. Non foss'altro per il fatto che conteneva Smoke On The Water, il cui testo si riferisce esattamente a ciò che vissero in prima persona i Deep Purple. Ora, se quando si chiede a qualcuno di pensare ad un motivetto di musica classica al 90% se ne esce con l'attacco del primo movimento della 5 sinfonia di Beethoven, quando si chiede di pensare ad un riff che sia la quintessenza del rock, immediatamente si pensa a questo brano. Chiunque abbia mai suonato una chitarra, prima o poi (anche solo nella propria stanzetta o in mezzo ad altri 1685 chitarristi), ha cercato di suonare questo attacco. Mi riferisco a questo.


Detto ciò se è emozionante andare a Vienna dove venne eseguita per la prima volta al mondo la 5 sinfonia nel 1808, lo è altrettanto andare a Montreux, dove per la prima volta vide la luce Smoke On The Water. E io l'ho fatto. Ecco qui l'albergo, un tempo Grand Hotel Des Alpes e oggi diventato un Residence.

"Smoooke on the waaater!"

Lo trovate facilmente su Avenue de Chillon a metà strada fra il castello di Chillon e il Casinò. Qui alcune ulteriori info.



La storia però continua.
Perché una volta distrutto il vecchio casinò si pensò bene di costruirne uno nuovo e questo vide la luce nel 1975. Fu allora che un tecnico del suono inglese, David Richards, affittò i sotterranei del casinò per costruire uno studio di registrazione, i Mountain Studios. Di qui passarono i Rolling Stones, David Bowie ma soprattutto i Queen che, trovandosi talmente bene, decisero di acquistarli e di registrare lì buona parte degli album dal 1978 al 1995 (da Jazz a Made In Heaven). Per dire, una canzone che nacque in quello studio fu Under Pressure, frutto di una jam session notturna fra i Queen e David Bowie. Su questo sito la storia ed alcune foto interessanti.

Purtroppo nel 2001 gli Studios furono costretti ad emigrare (sempre a Montreux e sempre con David Richards) ma rimane ancora la porta, diventata una sorta di luogo sacro ai musicisti, sapendo chi è passato di lì nel tempo... E allora eccomi qui anch'io!

Il vostro profe laddove son passati fior fior di musici

Oltre la sbarra alla sinistra della macchina rossa (che non è la mia)

Gli Ex Studios si trovano esattamente dietro il Casinò, (è difficile non notare questa cosa pacchiana che è il Casinò!) oltre la sbarra che vedete sulla sinistra. Intendiamoci, non c'è nulla da vedere. C'è solo il valore affettivo e storico! Però. Basti pensare che qui Freddie Mercury ha registrato le sue ultime canzoni...


Già. Appunto. Freddie Mercury. Il quale, se alla fine degli anni 70 giunto qui disse che era il luogo più noioso del mondo, ebbe modo di ricredersi finendo con l'adorare tale incantevole paesaggio e finendo con lo stabilirsi proprio qui, potendo raggiungere in poco tempo gli studi, specialmente considerando che la malattia in stato avanzato non gli rendeva agevoli gli spostamenti lunghi. Dedicò a tutto ciò la sua ultima canzone, scritta poco tempo prima di morire. Nel video la scrittura è proprio la sua.


Ebbene la casetta nella quale trovò rifugio, la famosa Duck House, si trova a Clarens, un paesino vicino vicino Montreux in Rue du Lac che è una via molto, molto lunga. Trattandosi di una proprietà privata non me la sento di postare l'indirizzo esatto. Anche perché se cercate in rete lo troverete comunque facilmente. Però, con molta discrezione e facendo attenzione a non disturbare la privacy di chi ci vive ora son riuscito a fare una fugace foto in cui la casetta si intravede. 


Probabilmente qualcuno la ricorda perché finì sull'ultimo album postumo dei Queen, Made In Heaven del 1995 uscito 4 anni dopo la morte di Freddie Mercury. 


Freddie Mercury morì di AIDS il 25 novembre del 1991. Essendo molto legato a Montreux, qualche anno dopo la cittadinanza decise di dedicargli una statua che da allora si trova sul lungo lago di Montreux, vicino alla piazza del mercato. E' in zona estremamente centrale ed è impossibile non imbattervisi. Pure questa statua è finita sulla copertina qui sopra e ad ogni ora del giorno c'è gente che la fotografa e che si fa fotografare. E io son uno di quelli.

Quello sulla sinistra, in basso, è molto felice!

GIORNO 5

Ok. Filosofia, musica.
E storia?

Beh, a Montreux c'è il più bel castello di tutta la Svizzera e, a mio modesto parere, di tutta l'Europa e quindi del mondo. Si tratta del Castello di Chillon, a lungo di proprietà dei Savoia che da quelle parti avevano il cuore di quella che prima era contea e che poi divenne ducato. Poi il castello ebbe alterne vicende ma divenne famoso per l'opera che nel 1816 Lord Byron scrisse (Il prigioniero di Chillon) impressionato dalla prigionia terribile del monaco Bonivard che fu tenuto legato ad una colonna per ben 3 anni. Vi assicuro che nei locali sotterranei il silenzio irreale che li pervade mette i brividi. La visita dura ben più di un'ora ma vi volerà. In alcuni passaggi sembra di immaginare la vita nel passato, con le finestre, i letti, i camini, le latrine, le stanze... Realmente come fare un salto nel tempo! 


CONSIGLI TECNICI:

VIAGGIO: Consigliatissimo il biglietto Interrail. Non copre gli autobus dell'engadina ma tutto il resto sì. Ed è estremamente comodo!

TEMPERATURA: A Montreux la temperatura è quella simile ai nostri paesi lacustri, quindi un po' di freschino la sera, mentre in Engadina, viaggiando sui 1800 metri, la sera la temperatura cala d'estate attorno ai 10 gradi. Il che è meraviglioso!

DENARO: Tutto in Svizzera costa molto. In riferimento all'estate 2012 il Franco è molto più forte dell'Euro. Oltre a ciò il tenore di vita svizzero è più alto. Ragion per cui la cosa più economica che potete trovare è un piatto di pasta a 16-17 franchi (circa 14 euro..) o una pizza margherita a 18-19 franchi. Giusto per farsi un'idea... In particolare Montreux risulta esser una città estremamente costosa e basta dare un'occhiata al genere di turisti e di macchine che girano per farsi un'idea. In tal caso è d'uopo ricorrere, come ho fatto io, ad un posto letto all'Ostello, per evitare di spender troppo. Ma qui dipende dalle tasche di ognuno.




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Consigli per la lettura

Posted: mercoledì 13 giugno 2012 | Pubblicato da ilprofe | 0 commenti
QUI
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Sco

Posted: lunedì 11 giugno 2012 | Pubblicato da ilprofe | 0 commenti
Mai sentito parlare della Sco?
Io fino ad un'ora fa no.
E tuttavia non so se sia una bella cosa o meno.
Così su due piedi non mi piace come idea...

Staremo a vedere.
Per intanto stiamo con le orecchie alte.
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Ray Bradbury

Posted: mercoledì 6 giugno 2012 | Pubblicato da ilprofe | 0 commenti
Purtroppo oggi ci ha lasciato Ray Bradbury che forse molti di voi conoscono per essere l'autore di Farenheit 451, bellissimo libro e film capolavoro.

Un buon modo per rendergli omaggio è ALMENO guardarsi il film.

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Discipline olimpiche che non lo sono più

Posted: domenica 3 giugno 2012 | Pubblicato da ilprofe | 0 commenti
Ad esempio il tiro alla fune!!
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La storia funziona!

Posted: sabato 2 giugno 2012 | Pubblicato da ilprofe | 0 commenti
Toh, quando si parla dell'attualità della storia.
I giovini terzibbì credo avranno facilità nel leggere la spiegazione della crisi spagnola in questo articolo. Guarda caso tornano indietro al 1492...Perché mai?
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Pura poesia

Posted: mercoledì 30 maggio 2012 | Pubblicato da ilprofe | 0 commenti
Quel genio filosofico di Cavezzali.
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Circa il terremoto

Posted: martedì 29 maggio 2012 | Pubblicato da ilprofe | 0 commenti
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Filmati che non abbiam tempo di veder in classe #2

Posted: lunedì 28 maggio 2012 | Pubblicato da ilprofe | 0 commenti
Una serie di film e documentari sulle pagine buie della Repubblica italiana

Fin che dura e nessuno lo toglie, ecco tutto "Romanzo di una strage" su youtube.


Qui invece documentario di Blunotte su Piazza della Loggia


Da qui in poi l'incredibile documentario de La Storia siamo noi sul Golpe Borghese del 1970.


Il primo di un documentario Blunotte sulle Brigate Rosse


Per  chi volesse leggersi l'intero elaborato con tutte le sedute stenografate della Commissione parlamentare d'inchiesta sulle stragi segua questo link
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La teoria del Tutto!!

Posted: domenica 27 maggio 2012 | Pubblicato da ilprofe | 0 commenti
Il documentario di cui si parlava in quintaccì.







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A Kubrick sarebbe piaciuto

Posted: sabato 26 maggio 2012 | Pubblicato da ilprofe | 0 commenti
Le immagini della capsula Dragon che si aggancia alla Stazione Orbitale. Manca solo il Walzer di Strauss.

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Filmati che non abbiam tempo di veder in classe #1

Posted: giovedì 24 maggio 2012 | Pubblicato da ilprofe | 1 commenti
Mi riferisco ai quinticcì:
Purtroppo le ore a nostra disposizione in classe son meno di quante mi piacerebbe avere e allora il più delle volte mi soffermo sugli avvenimenti e tralascio qualche video che so a qualcuno di voi ("VIDEO, PROFE!) farebbe molto piacere vedere.
E allora vi consiglio qualcosa che potrete visionare con calma quando avrete tempo. Son filmati da vedere che vanno dal 1961 al 1963, anni piuttosto cruciali per la Guerra Fredda.
"Il discorso alla luna" di papa Giovanni XXIII


Il discorso di insediamento di Kennedy nel 1961


Kennedy a Berlino dopo la costruzione del muro


Crisi dei missili di Cuba(documentario)


Martin Luther King nel 1963 a Wahington


L'omicidio di Kennedy nel 1963
http://www.youtube.com/watch?v=67lrcTAFi94

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Filosofi dal gelataio

Posted: mercoledì 23 maggio 2012 | Pubblicato da ilprofe | 2 commenti
Avrei voluto inventarli io ma qualcuno l'ha già fatto.
Non tutti sono geniali ma qualcuno sì.
Li ho trovati qui.
Sono dei facts filosofici.
Mi permetto di segnalare i migliori qui di seguito.
Io c'ho fatto grasse risate.
Ore che avete studiato filo potete farvele anche voi.

Se vi va provate a proporne altri di divertenti!

Kierkegaard entra dal gelataio.
Commesso: "Buongiorno. Desidera?"
Kierkegaard: "Vorrei un gelato. Alla fragola. No, aspetti. Al limone. No, scusi, menta. Oddio, c'è anche la stracciatella... Allora, no facciamo che fragola andava bene. Cono. No, scusi, coppetta. No cono. Al limone. Senta, decida lei. No, scusi, decido io. No, decida lei. (Comincia ad ansimare in preda ad una crisi di panico). Allora, facciamo limone e fragola. No, meglio menta e fragola. Nella coppetta. Decida lei. No, decido io. No, decida lei. Senta, facciamo così: lasciamo decidere a Dio."
Dio: tace.
Kierkegaard "A posto così." Ed esce fischiettando, contento, senza gelato.

Nietzsche entra dal gelataio.
Nietzsche entra dal gelataio.
Nietzsche entra dal gelataio.
Ad libitum.

Schopenauer entra dal gelataio.
Commesso: "Buongiorno. Desidera?"
Schopenauer: "No."
Esce.



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23 maggio 1992

Posted: | Pubblicato da ilprofe | 0 commenti
Ventanni fa, come oggi, veniva ucciso in un tremendo attentato Giovanni Falcone assieme alla moglie e agli uomini della scorta. Nemmeno 60 giorni dopo anche Paolo Borsellino finiva vittima di un'esplosione nel centro di Palermo.

Se in questo periodo di crisi politica, di crisi economica e anche di crisi morale vogliamo fare qualcosa di utile per questo Paese, dobbiamo prima andare a vedere cosa successe in quella primavera-estate del 1992. Oggi la mafia, responsabile di quei sanguinari eventi, sopravvive anche se non la vediamo. Ha imparato a vestirsi diversamente e purtroppo anche nelle nostre zone talvolta è riuscita ad infiltrarsi.

L'altra sera è andata in onda un'ottima puntata di Lucarelliracconta dedicata proprio agli eventi di 20 anni fa.

Eccola di seguito.

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E se i dischi fossero libri?

Posted: martedì 22 maggio 2012 | Pubblicato da ilprofe | 0 commenti
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Jethro Tull

Posted: | Pubblicato da ilprofe | 0 commenti
Con sorpresa qualche giorno fa ho scoperto che pochi fra voi terzibbì conoscete i Jethro Tull, band inglese che trae il proprio nome dall'omonimo agronomo del XVII secolo. Non chiesto ai quinticcì.
In ogni caso dal momento che è appena uscito Thick As A Brick 2 e a giugno saranno in Italia, ecco qui un modo per fare ammenda e recuperare. Poi ringraziatemi con calma!:)

THICK AS A BRICK:


Altro pezzo da ascoltare estasiati, AQUALUNG


E infine un brano che deriva dritto dritto da Bach. La Bourée.
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Essere Speciale

Posted: sabato 12 maggio 2012 | Pubblicato da ilprofe | 0 commenti
Oggi mi son sorpreso scoprendo che qualcuno fra voi non conosceva questa meravigliosa canzone. Anche questa mattina, ascoltandola con voi, mi son venuti i brividi.
Qui la potete vedere in una versione live del 1997



Ma vi consiglierei più in generale di ascoltare anche altre canzoni.
Una su tutte è BANDIERA BIANCA. Contiene alcune frasi che uno cita a memoria e che contengono rabbia e poesia allo stato puro. Qui una versione live del 1982 dall'Arena di Verona



"siamo figli delle stelle e pronipoti di sua maestà il denaro. 
Per fortuna il mio razzismo non mi fa guardare 
quei programmi demenziali con tribune elettorali 
e avete voglia di mettervi profumi e deodoranti 
siete come sabbie mobili tirate giù uh uh"

E come non scordare CENTRO DI GRAVITA' PERMANENTE. Anche qui ci son versi criptici e altri entrati di diritto nell'immaginario collettivo


Non sopporto i cori russi 
la musica finto rock la new wave italiana il free jazz punk inglese. 
Neanche la nera africana

Un po' di dolcezza la ritroviamo invece nei TRENI DI TOZEUR, cantata assieme ad una cantante degli anni 80, Alice. Solo pochi riescono a scrivere ritornelli con melodie come questa.


Infine, ma si potrebbe continuare all'infinito, una canzone che hanno riportato in auge i Subsonica: UP PATRIOTS TO ARMS



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Petrolio e seconda rivoluzione industriale

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Se riuscite a tollerare il fastidioso (almeno per me) accento americano di Rifkin, consiglio la visione di questo video. In quinta ne abbiamo parlato affrontando la crisi attuale e parlando di terza rivoluzione industriale.
Qui è spiegato tutto molto bene!

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Link utili

Posted: sabato 28 aprile 2012 | Pubblicato da ilprofe | 0 commenti
Circa dubbi emersi in materia di giurisprudenza ho trovato questo link. Sembra rispondere a ciò che chiedevate...

Se invece volete vedere i lavori della Camera ecco qua
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Barn av regnbuen!

Posted: giovedì 26 aprile 2012 | Pubblicato da ilprofe | 0 commenti


Questa mattina 40.000 norvegesi si sono riuniti ad Oslo per cantare una canzone che secondo l'esecutore della strage di Utoya avrebbe fatto il lavaggio del cervello al suo popolo.
E loro l'hanno cantata (qui il testo).
Un'ottima risposta direi. Bravi!

PS. La canzone è un adattamento di uno dei più grandi cantautori americani: Pete Seeger.

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Dell'usar la testa

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Una storia che lascia senza parole.

Le parole escono di corsa, Fabrizio si ferma un istante a riprendere fiato e forse pensa di aver detto cose troppo dure. «Mirko non è una cattiva persona» sospira, «è solo che si lascia trascinare dagli altri. Io non lo voglio difendere, ormai quel che è fatto è fatto. Comunque non riesco a pensarlo come un criminale. Se spacciasse droga ai bambini davanti alle scuole lo ammazzerei con le mie mani. Invece è soltanto uno scemo».


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Buon 25 aprile!!

Posted: mercoledì 25 aprile 2012 | Pubblicato da ilprofe | 0 commenti



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Freddie Mercury Tribute

Posted: venerdì 20 aprile 2012 | Pubblicato da ilprofe | 0 commenti
Vent'anni fa avevo 15 anni. Era il lunedì di pasqua e alla tv trasmettevano in diretta il Freddie Mercury Tribute, un concerto per ricordare il cantante dei Queen morto solo 7 mesi prima, nel novembre del 1991.
Passai il tardo pomeriggio e la sera a registrare tutto il concerto con 3 videocassette da 4 ore l'una (ve le ricordate le videocassette?). Nei giorni seguenti trascorsi le giornate a guardarle e riguardarle e riguardarle. Un concerto memorabile. Vi presero parte quasi tutti i più grandi cantanti del tempo e si confrontarono con le incredibili tonalità di Freddie.

E' un concerto che va visto tutto.
Erano 6 anni che i Queen, per ovvi motivi, non si esibivano dal vivo.
Se dovessi consigliarvi qualche passaggio, beh, non si può dimenticare l'inizio potente con il cantante dei Def Leppard e Slash dei Guns'n'Roses ,
la prima (e unica) esecuzione dal vivo di Innuendo con un Robert Plant che tuttavia non era al massimo della condizione fisica (oltre al microfono accesosi tardi e alla dimenticanza del testo...se guardate la canta piegato perché s'era incollato il testo sul palco),




Under Pressure fatta per la prima volta dal vivo con David Bowie e una splendida Annie Lennox
e poi l'unico che seppe arrivare alle tonalità originali, George Michael con una travolgente Somebody To Love.


Ma la sorpresa fu questa.
Senza parole.
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Che cos'è la guerra?

Posted: mercoledì 18 aprile 2012 | Pubblicato da ilprofe | 0 commenti
Da quando son cominciate le guerre totali come lo sono state la prima e la seconda guerra mondiale fino a tutte quelle combattute oggi, c'è sempre stato il problema dei reduci. Di coloro, cioè, che faticano a rientrare nella vita civile e che, soprattutto, non riescono a togliersi dalla mente lo stress patito e la sofferenza vista o subita in guerra.
Qualche giorno fa sono stati assegnati i premi Pulitzer e in una delle categorie fotografiche ha vinto questo reportage sul rientro di un soldato americano. E' molto forte, vi premetto, e ci sono foto particolarmente drammatiche. Però se volete vedere cosa sia la guerra, anche nel suo non finir mai nemmeno quando tutto è finito, beh, val la pena dare un occhio.

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Titanic

Posted: domenica 15 aprile 2012 | Pubblicato da ilprofe | 0 commenti
Cent'anni fa naufragò il Titanic.
De Gregori ci scrisse una canzone meravigliosa.
Non aspettatevi una canzone triste.
Tutt'altro. Rende un po' l'idea di progresso senza fine che s'aveva all'epoca. Che però sbatté contro l'iceberg e, due anni più tardi, contro la Prima guerra mondiale.



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Instagram

Posted: lunedì 9 aprile 2012 | Pubblicato da ilprofe | 0 commenti

Questa l'ho fatta io a Pasqua, giusto per dir che non ci vuol molto con sto programmino!

Una curiosa e brillante considerazione trovata su questo blog circa Instagram. Mi raccomando seguite il link del testo di Baudelaire.
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Marshall

Posted: giovedì 5 aprile 2012 | Pubblicato da ilprofe | 0 commenti
Oggi è morto quel signore che ha alzato il volume del rock.
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Assedio di Sarajevo

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Venti anni fa iniziava l'assedio di Sarajevo e cominciava la parte più cruenta della guerra nell'ex-jugoslavia.
Un giorno bisognerà parlarne anche in classe.
Per adesso consiglio la vista di questi servizi di euronews e di rainews
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Dedicato ai gitanti ungheresi

Posted: lunedì 2 aprile 2012 | Pubblicato da ilprofe | 0 commenti
Quantomeno sul pullman B-C è diventato un po' l'inno.
Non so però quanti abbiano bene presente l'origine di tale capolavoro!
Ecco qua.

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Sulla Decrescita - Luca Mercalli

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Buone notizie dal Myanmar

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Rieccoci dopo una lunga pausa (tante cose da fare fra cui una bellissima gita coi quinticcì!).
Al ritorno ecco delle belle notizie.
In Birmania, che oggi si chiama Myanmar, ci son state delle elezioni e Aung San Suu Kyi ha stravinto. Di chi si tratta? Via con Wikipedia.


Per chi si fosse perso le puntate precedenti qui trovate un buon riassunto!

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Rising!

Posted: domenica 18 marzo 2012 | Pubblicato da ilprofe | 0 commenti
In momenti di crisi economica come questo anche una buona canzone può servire a sollevare il morale!

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Archeologia commerciale

Posted: venerdì 16 marzo 2012 | Pubblicato da ilprofe | 0 commenti
Uno degli aspetti positivi della crisi è che prima o poi cominceremo a chiudere quegli enormi obrobri che sono i centri commerciali. Mettetevela via.
Lunedì, dovendo entrarci per esigenze alimentari, mi son reso conto che tutte quelle montagne di cibo, luci, vestiti, telefoni prima o poi finirà. Già oggi mi sa di anacronistico. E quindi dovremo abituarci a immagini come queste.
Enormi spazi vuoti.

Negli Usa sta già nascendo l'archeologia commerciale e questo è il loro sito.

Che ne faremo di questi giganti?
Beh, magari potremo convertirli in luoghi di aggregazione giovanile. Chesso? Sale prove? Luoghi dove andare con lo skate? Luoghi in cui dipinger pareti? Luoghi in cui ci siano gigantesche aule studio? Luoghi di ritrovo per associazioni culturali? Eventi?

Dai che ce la si fa!
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La tecnologia che si fa Arte

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Ma proprio tutto ha un prezzo?

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Se lo chiede questo articolo.
E, giusto per intenderci, la domanda è retorica e la risposta è NO.

Quantomeno spero sia retorica.
Temo.
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Dibattito mediatico sul meme "Kony"

Posted: giovedì 15 marzo 2012 | Pubblicato da ilprofe | 0 commenti
Io ancora non ho avuto modo di vederlo.
Però dal punto di vista mediatico questo video ha suscitato un dibattito di notevole livello.
Trattandosi di un meme la cosa è più che interessante e riguarda da vicino il nostro discorso cinematografico realtà-finzione.

Update. Limes ci spiega bene tutta la storia.
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Fine delle ideologie?

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Un interessante articolo polacco sulla fine delle ideologie.
Un bene o un male?
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Don't Panic!

Posted: domenica 11 marzo 2012 | Pubblicato da ilprofe | 0 commenti

60 anni fa, come oggi, nasceva Douglas Adams, morto prematuramente nel 2001.
A Londra l'11 maggio lo ricorderanno in una festa al teatro Hammersmith Apollo.






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Come studiare filosofia e inglese al contempo?

Posted: mercoledì 7 marzo 2012 | Pubblicato da ilprofe | 0 commenti
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Siateci!

Posted: | Pubblicato da ilprofe | 2 commenti
Ecco qui il programma di Infinitamente 2012!

Quanta roba interessanteeeeee!!!
A quali incontri andiamo?
Via con le proposte!

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People Get Ready

Posted: sabato 3 marzo 2012 | Pubblicato da ilprofe | 0 commenti


Due grandi musicisti: Jeff Beck alla chitarra e Roger Taylor (batterista dei Queen) alla voce.
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Scenari futuristici fra il serio e il faceto

Posted: lunedì 27 febbraio 2012 | Pubblicato da ilprofe | 0 commenti

Da qui.
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Lavorare per vivere

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Sì ma quanto?

Interessante come le nazioni in cui si lavora di più siano le più in crisi e viceversa.
E' un paradosso o no?
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Melodie da piangere

Posted: venerdì 24 febbraio 2012 | Pubblicato da ilprofe | 0 commenti
Le canzoni precedenti m'han fatto venir in mente altre melodie che han la dolcezza nelle note.
Di seguito quattro esempi. Mettete un po' di zucchero nei vostri ipod!

ART GARFUNKEL - Bright Eyes


JOHN DENVER - Annie's Song


BEE GEES - Words


CAT STEVENS - Morning Has Broken





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Don Mclean

Posted: | Pubblicato da ilprofe | 0 commenti
Ecco qua Don McLean di cui s'è parlato oggi in classe.
La prima è la canzone dedicata a Vincent.
L'altra ha una storia interessante. Parla del giorno in cui la musica morì.





Di questa canzone l'anno scorso gli abitanti di Grand Rapids han fatto un bel video. Da gustarselo. Una di quelle cose che fan bene all'animo.



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Leviatano digitale?

Posted: lunedì 20 febbraio 2012 | Pubblicato da ilprofe | 0 commenti
"Scoprire nuovi punti di vista".




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De Capitalismo

Posted: domenica 19 febbraio 2012 | Pubblicato da ilprofe | 0 commenti
Un interessante botta e risposta fra Giorgio Agamben su Repubblica e Guido Vitiello sul Foglio.
L'argomento mi sta particolarmente a cuore.
Confrontatevi e fatevi un'idea!
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Disoccupazione e mercato del lavoro

Posted: | Pubblicato da ilprofe | 0 commenti
Fortunatamente ogni tanto in rete si trova chi si prende la briga di fare un riassunto e una semplificazione delle tematiche che, per la loro natura e complessità, non sempre possono essere comprese.
Il sito è quattrogatti.info e qui una interessante sequenza di slide.


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Les Amants de Verone

Posted: sabato 18 febbraio 2012 | Pubblicato da ilprofe | 0 commenti


Leggo che è stato restaurato un film francese del 1949 girato a Verona. Si tratta di "Les Amants de Verone". Su youtube circola qualche immagine e a questo link potete scaricarlo dopo esservi registrati.
Al di là del film è interessante vedere le scene in cui compare la nostra città appena uscita dalla guerra. C'è un ponte di Castelvecchio diroccato essendo stato distrutto dai tedeschi in fuga nell'aprile del 1945. E ci sono scorci toccanti che forse non esistono più.

Come fare un salto nel tempo...
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La Crisi dal vivo

Posted: venerdì 17 febbraio 2012 | Pubblicato da ilprofe | 0 commenti
Ecco qui.
Immagini incredibili e spettrali.

Da rimaner senza parole.
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Venti anni da Mani Pulite

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Giusto vent'anni fa come oggi veniva arrestato Mario Chiesa e con lui prendeva avvio la stagione che è stata poi chiamata "Tangentopoli" o "Mani Pulite". Il Corriere dedica a ciò una pagina apposta che consiglio a tutti di visitare. Oltre a ciò su youtube, per chi volesse saperne di più, c'è un'ottima puntata di Blunotte di Lucarelli.

Qualcosa che è meglio sapere!
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Doxa

Posted: giovedì 9 febbraio 2012 | Pubblicato da ilprofe | 0 commenti

Trovo quest'opera meravigliosa.
Quante cose si possono dire?

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-41

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O c'abituiamo al calesse o c'inventiamo qualcosa di nuovo.

Interessante infografica sulle riserve di petrolio.
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Secondo tempo

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Massimo Gramellini oggi ha scritto una cosa molto bella. Quando si parla di idealismo e realismo si parla anche di questo. Il riferimento al Secondo Tempo è allo spot di Clint Eastwood trasmesso al Superbowl di tre giorni fa.
Ecco, in Europa i politici si comportano come se il secondo tempo non ci fosse più, come se la partita fosse già finita e perduta. Hanno vinto gli altri e a noi non resta che aggrapparci, rancorosi e nostalgici, agli ultimi privilegi di un mondo in frantumi. Lo chiamano realismo, ma nelle epoche di confine il realismo smette di essere un pregio e diventa un alibi per la rassegnazione lamentosa dei perdenti. Io sento il bisogno di politici rispettabili che sollevino gli occhi dai listini della Borsa e, camminando sull’esile filo che separa la passione dalla retorica, sovrastino la nenia dei depressi per indicare all’Europa e al mio Paese un traguardo, un orizzonte, un destino. Nella vita delle nazioni come in quella degli individui, la paura di perdere porta sempre alla sconfitta e vanifica i sacrifici che vengono fatti in suo nome. Lacrime e sangue, Churchill insegna, hanno un senso solo quando c’è un secondo tempo da giocare

Dai che è ora di un Secondo Tempo!
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