De vita

Posted: mercoledì 1 febbraio 2012 | Pubblicato da ilprofe |
Un tempo lessi questo libro di una professoressa di filosofia che insegna all'università di Verona, Adriana Cavarero. Parlava dell'impossibilità di raccontare noi stessi la nostra vita e del motivo per cui noi fossimo sempre molto "bisognosi" di avere riscontro nell'altro. Il fatto che l'altro da me mi aiuta a conoscermi meglio e solo l'altro potrebbe scrivere la mia biografia. Ognuno di noi è impossibilitato proprio perché l'ultimo capitolo, quello sulla nostra morte, non lo possiamo scrivere noi stessi per ovvi motivi.

Ora c'è questa applicazione di facebook nella quale ognuno può creare il film della propria vita. Che è il sogno d'ognuno di noi. Chi non ha mai pensato d'esser il protagonista di una storia meravigliosa? E questa applicazione ce ne darebbe l'opportunità.

Circa le possibili implicazioni esistenziali di questa applicazione voi che ne pensate? Ha senso cercare in vita una compiutezza logica? E' qualcosa che già di fatto facciamo da soli? E' meglio farsi sorprendere dalla vita?

In ogni caso tenete sempre a mente quello che ha detto uno dei maggiori filosofi contemporanei, Woody Allen: "La mia vita mi è passata all'improvviso davanti come un film ma...io non ero il protagonista!"

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