Nel corso degli anni mi son reso conto che la più grande discriminante che differenzia gli esseri umani è la velocità. La velocità dei pensieri, di percepire i mutamenti, nel leggere gli eventi, nell'approdare a determinate conclusioni, nel capire certe cose...
Ognuno di noi ha la SUA velocità. Che non è giusta o sbagliata a priori. E nemmeno a posteriori, se è per quello. Se a volte la si considera lenta lo è perchè la si rapporta alla velocità del mondo in generale che è, quella sì, molto veloce. Il mondo infatti ha un'andatura che segue la tecnica la quale, anche se fatta dall'uomo per l'uomo, va molto più veloce di esso. Prova ne sono i mille dubbi etici su alcune novità tecnologiche.
Certamente c'è chi ha una velocità sostenuta e riesce a fare miliardi di cose e in poco tempo. C'è chi si alza alla mattina e si affanna a riempirsi la giornata di cose da fare e corre, corre, corre nella paura di perdere il tempo.
C'è anche chi inizia molte cose e ne finisce poche tirandole per le lunghe. C'è chi si alza alla mattina e lascia passare un'ora di "ambientamento" prima di cominciare la giornata. E c'è, ovviamente, chi perde tempo. Ammesso che questa espressione voglia dire qualcosa.
C'è un altro corollario a tutto ciò. Alcuni di quelli che noi chiamiamo disabili o diversamente abili che dir si voglia, in realtà hanno solamente una velocità più bassa di quella che si è scelto di definire normalità. Ma a ben vedere ognuno di noi, credo, vada lento in qualche cosa specifica. Chi a capire gli altri, chi sè stesso, chi gli eventi, chi a capire cosa fare...
Personalmente son tra quelli che viaggiano sulla corsia di destra della vita.
Ammiro e invidio un po' quelli che sfrecciano. Ma son felice così. Ho impiegato molto tempo in alcune cose, ho riflettuto molto su altre e lasciato passare altre ancora. Anch'io, in buona sostanza, come tutti, ho i miei tempi; per capire, per soppesare, per prendere una decisione e per decidermi ad agire. Proprio come tutti.
E ciò che in questi momenti ho pensato è che la vita alla fine non è altro che incontrarsi sui punti di contatto tra le nostre frequenze.
O capire ciò e aspettarsi.
CONSIGLIO CULTURALE: "La scoperta della lentezza" di Nadolny Sten. Qui la trama.
Oltre ai dieci comandalenti nel sito della Giornata Mondiale della Lentezza.
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