Vent'anni fa avevo 15 anni. Era il lunedì di pasqua e alla tv trasmettevano in diretta il Freddie Mercury Tribute, un concerto per ricordare il cantante dei Queen morto solo 7 mesi prima, nel novembre del 1991.
Passai il tardo pomeriggio e la sera a registrare tutto il concerto con 3 videocassette da 4 ore l'una (ve le ricordate le videocassette?). Nei giorni seguenti trascorsi le giornate a guardarle e riguardarle e riguardarle. Un concerto memorabile. Vi presero parte quasi tutti i più grandi cantanti del tempo e si confrontarono con le incredibili tonalità di Freddie.
E' un concerto che va visto tutto.
Erano 6 anni che i Queen, per ovvi motivi, non si esibivano dal vivo.
Se dovessi consigliarvi qualche passaggio, beh, non si può dimenticare l'inizio potente con il cantante dei Def Leppard e Slash dei Guns'n'Roses ,
la prima (e unica) esecuzione dal vivo di Innuendo con un Robert Plant che tuttavia non era al massimo della condizione fisica (oltre al microfono accesosi tardi e alla dimenticanza del testo...se guardate la canta piegato perché s'era incollato il testo sul palco),
Under Pressure fatta per la prima volta dal vivo con David Bowie e una splendida Annie Lennox
e poi l'unico che seppe arrivare alle tonalità originali, George Michael con una travolgente Somebody To Love.
Ma la sorpresa fu questa.
Senza parole.
Il Primo Articolo
13 anni fa
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