E invece qualcosa aggiungo.
La cosa che più mi fa male nella triste vicenda norvegese è l'idea che qualcuno abbia potuto far del male a dei giovani che s'eran trovati in un luogo bellissimo per parlare di politica, per costruire qualcosa di nuovo.
No no e no.
Erano il futuro.
Avevamo bisogno di quei ragazzi.
E il nome di Utoya, ma credo sia solo un caso, in italiano suona inquietantemente simile a Utopia.
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