Wikileaks e la e-democracy

Posted: lunedì 26 luglio 2010 | Pubblicato da ilprofe |
Ho sempre pensato che la rete sia un ottimo strumento per controllare il potere. Insomma, noi si vota ma poi abbiamo il dovere, oltre che il diritto, di informarci e di sapere che fanno quelli che abbiamo votato. Spesso si finisce col prendere delle decisioni in base al "sentito dire" o a dei pregiudizi che, volente o nolente, ognuno di noi ha.

Ecco perchè, tornando al punto iniziale, penso che internet sia uno strumento che, almeno fino a quando l'economia e/o la politica riusciranno a sfruttarlo come la tv, può diventare decisivo. Forse non diventerà mai come la tv. Non foss'altro che la tv non la si può fare. La si subisce. Mentre la rete la si fa. Come la fate voi e come la facciamo io e voi qui.

Avrete sicuramente sentito parlare dei documenti di Wikileaks pubblicati in rete sulla guerra in Afghanistan (a proposito, ho visto poco i tg in questi giorni e vi chiedo: ne han parlato?). I documenti non son ancora stati tradotti. Chi ne avesse possibilità, voglia e tempo, li trovate qui.
Che cos'è Wikileaks? Ecco qui. Quel che ne esce, a quanto dicono quelli che le hanno lette, è più o meno che la guerra è più complessa di come appare dalla tv. "Il mezzo è il messaggio" diceva, e lo ripeterò alla nausea, MacLuhan.

Circa la guerra possiamo discutere, ognuno ha la propria posizione e potremmo andare avanti per ore.

Ma quel che mi sembra interessante è proprio questo uso "Forte" della rete. Quando verranno tradotti in italiano e potremmo leggerli, magari parleremo sapendo qualcosa in più. E tutto questo credo che difficilmente avremmo potuto saperlo dalla tv. Forse questa è vera trasparenza. Utile in questo periodo...

Che ne dite?

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